Un tizio sul suo sito di cosplay scrisse:
prima di mettersi a lavoro serve un progetto molto dettagliato e una stima dei costi, altrimenti non si può partire.
Ragion per cui:
Ho fatto un po' di letteratura.
Questo è dovuto al fatto che comunque sia e qualunque modello usi, poi finirà che dovrò fare dei pezzi di sana pianta dal momento che non sono disponibili o non realizzati come ci si aspetterebbe per un'anatomia tale.
Alcune considerazioni generali (disclaimer: occhio!!! alto contenuto di se**e mentali
):
nella scelta dello scheletro modello, secondo me, è necessario rifarsi a qualcosa di naturale per mantenere un livello di credibilità nelle proporzioni e nelle forme.
Il corpo, di base, può essere assimilato a quello di un dinosauro, ma di dinosauri ce ne sono di due tipi:
-Saurischi: grandi animali con il bacino simile a quello dei rettili
-Ornitischi: grandi animali con il bacino simile a quello degli uccelli
Considerando poi che la maggior parte dei dinosauri predatori appartiene alla classe dei Saurischi, la morfologia del bacino e della coda va ricondotta a quest'ultimi. La caratteristica delle code di questi bestioni è che sono fatte a vela, come è visibile anche dalle immagini postate in precedenza e in quella seguente:
è da notare come questa caratteristica non venga mai scolpita nei modelli di draghi disponibili in commercio, il che rende la bestia poco credibile o più simile ad un serpentone più che ad un grande "rettile".
Altro aspetto non da trascurare è il fatto che un drago vola, questo implica che la coda funge da strumento di bilanciamento in volo, ma anche che le ossa sono più leggere di quello che ci si aspetterebbe. Notate la cassa toracica del T-Rex nelle immagini precedenti: le costole, rispetto al resto dello scheletro, sono molto sottili. A questo i aggiunge una struttura muscolare pettorale che necessita di ancorarsi su una carena tipo sterno di uccello:
questo dovrebbe essere spostato più verso la testa perché le ali si agganciano sopra la spalla come mostrato anche dall'estratto del manuale del D&D.
Veniamo ora alle dolenti note:
la testa (!!!)
Questa è una cosa abbastanza rognosa da realizzare. Per quello che ho visto però, c'è poca chiarezza anche in relazione a quello che madre natura ha fatto funzionare dal vero:
si nota come il teschio di drago sia carino indubbiamente, ma poco credibile: l'articolazione osteo-mastoidea è più simile a quella umana, mentre un grande rettile ha bisogno di supporto osseo per reggere dei muscoli in grado di mettere su un carico enorme come ci si aspetterebbe. Anche l'articolazione più probabile dovrebbe essere quella del coccodrillo più che quella umana (differenza fra mandibola in linea e angolata):
E' da notare come il teschio di coccodrillo (o anche quello del T-Rex) è più adatto per una configurazione in linea o angolata del collo, mentre quella umana è vincolata alla configurazione angolata rispetto alla spina dorsale. Quindi pare logico partire da una struttura simile a quella del teschio di T-Rex a cui si aggiungano i dettagli anatomici tipici dei draghi: corna, becco
Veniamo alle zampe:
considerando che il volo viene spiccato spingendo sul posteriore, è chiaro che il corpo del drago sia più grande (= muscoloso) in quella regione del corpo piuttosto che altrove. Ovviamente l'altra zona molto dotata muscolarmente è la parte pettorale. Questo implica che il resto del corpo del drago sarà più o meno decomposto fino a raggiungere le estremità (testa, punta della coda e zampe anteriori) che saranno scheletriche eccezion fatta per i muscoli mandibolari, le vele sulla testa e i muscoli sulle estremità delle zampe anteriori.
Si potrebbe quindi pensare il tutto come segue andando dalla testa verso la coda:
testa scheletrica con parecchie corna, residuo delle vele, fra cui ci sono delle membrane anche artificiali che servono al drago a pilotare in volo. I muscoli scoperti del movimento mandibolare, magari un bulbo oculare o solo le orbite vuote. I muscoli entrano sotto la pelle del collo dove le creste delle vertebre vengono pian piano sostituite dalle strutture cornee delle scaglie. Le ali si aprono con patagio sia naturale che artificiale come legato da funi (anche vele di navi, perché no) e i muscoli sono scoperti verso l'attaccatura, ma non lo sono sul petto. La cassa toracica e l'addome sono vuoti e si vede dentro le ossa che spuntano, specialmente quelle del pube caratteristico di uno appartenente all'ordine dei saurischi. Le zampe posteriori sono decisamente più intere delle anteriori: le anteriori hanno la pelle solo fino al gomito da cui spuntano i muscoli per arrivare poi alle dita artigliate scoperte; le zampe posteriori invece sono intatte salvo ferite e spellature. Si arriva quindi alla coda che parte larga dall'attacco con l'ischio e verso la metà della lunghezza è completamente scarnificata fino alla punta.
E questo dovrebbe essere il progetto a parole. La postura pensavo di farla come quella del manuale aggiungendo le zampe anteriori visto che quello sembra più una viverna. Chiaramente verrà fatto in atto di spiccare il volo che è una posa decisamente più dinamica. Armatura di fil di ferro e scolpitura di fimo così se sbaglio lo rifaccio
.